Migrazione dei dati in cloud, miglioramento dei servizi online per i cittadini, adozione dell’identità digitale, diffusione capillare delle app PagoPa e Io, ma anche una piattaforma nazionale per la condivisione dei dati e una per l’invio di notifiche digitali. Sono gli obiettivi principali della missione 1 del Pnrr dedicata alla “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pa”. Il dipartimento per la trasformazione digitale, stima in circa 2 miliardi di euro totali gli interventi dedicati ai Comuni, che riceveranno circa il 95% delle risorse (il resto andrà alle scuole e ad altri enti come agenzie regionali, camere di commercio, ordini professionali, comunità montane, aziende sanitarie e ospedaliere).
Ma come sono stati distribuiti i fondi a livello regionale e cittadino? La Puglia è l’ottava Regione in Italia per l’entità di finanziamenti ricevuti (circa 90 milioni), preceduta dalla Lombardia con circa 326,4 milioni di euro, dal Veneto (192,5 milioni), dal Piemonte (150,2), dalla Campania (146,3), dalla Sicilia (115,7), dall’Emilia Romagna (99 milioni) e dal Lazio (circa 97 milioni). Prendendo invece in considerazione le 14 Città metropolitane, Bari è la sesta a livello nazionale per fondi Pnrr ricevuti e la seconda al Sud dopo Napoli (8.142.025), con uno stanziamento di risorse pari a 7 milioni 608mila 523 euro (a cui si aggiungono altri 2 milioni recentemente assegnati per implementare i servizi relativi alla cyber security). Una cifra che la colloca al primo posto anche tra gli altri capoluoghi di provincia della Regione. A Foggia per la digitalizzazione sono stati assegnati circa 2 milioni 439mila, 2 milioni 186mila 659 spettano a Taranto, 1 milione circa a Brindisi, in coda Lecce con 800mila euro e quasi tre milioni ai tre Comuni Barletta, Andria e Trani.
I maggiori investimenti del capoluogo pugliese verranno indirizzati all’abilitazione e alla facilitazione della migrazione in cloud (4.936.653 euro), l’amministrazione potrà cioè avvalersi di una serie di fornitori certificati per trasferire in cloud tutta la documentazione in suo possesso con conseguente supporto tecnico. Più di un milione e 400mila euro verrà dedicato, inoltre, al miglioramento dell’esperienza del cittadino nei servizi pubblici del Comune, come la navigabilità dei siti web o degli altri canali digitali. L’obiettivo nazionale è di armonizzare le pratiche delle pubbliche amministrazioni verso degli standard di qualità uniformi. Per promuovere l’utilizzo da parte dei baresi di Spid e Cie (identità digitali) e delle app PagoPa e Io sono stati impiegati rispettivamente 42mila e 500mila euro circa. Bari ha infine destinato 474mila euro circa agli investimenti sulla piattaforma nazionale digitale dei dati, una nuova infrastruttura che si prefigge di interconnettere le basi dati in possesso delle pubbliche amministrazioni affinché l’accesso ai servizi possa essere trasversale e le informazioni di interesse per i cittadini vengano fornite una volta per tutte senza troppi intoppi burocratici.
Tutti questi interventi sono un tassello importante nel processo di digitalizzazione del Paese, uno degli obiettivi principali del piano nazionale di ripresa e resilienza. E il ruolo dei Comuni nell’intero processo è fondamentale perchè questi enti costituiscono il punto di contatto immediato tra il cittadino e lo Stato.