«Abbiamo scelto Bari perché l’università, specialmente il Politecnico, raccoglie un forte bacino di studenti in materie tecnologiche che è quello che noi stiamo cercando per lo sviluppo dei nostri progetti». Così l’amministratore delegato di Lottomatica Digital Solutions, Mauro Del Quondam, a margine della formalizzazione di un rapporto di collaborazione scientifica tra la società appartenente al Gruppo Lottomatica S.p.A., operante nel settore della produzione e svolgimento di servizi nel campo dell’informatica, dello sviluppo di software con il Politecnico di Bari per lo svolgimento di attività di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione.
Un accordo triennale, presentato questa mattina in conferenza stampa, che prevede la possibilità, da parte di Lottomatica Digital Solutions di «selezionare talenti da assumere nella nostra azienda e introdurli nei nostri percorsi formativo-occupazionali per creare quella forza lavoro che ci serve per questo progetto di sviluppo di piattaforme digitali», ha aggiunto Del Quondam.
«Si parte con un accordo che in qualche modo sosterrà l’insediamento di Lottomatica qui a Bari, aiutandoli a trovare nuovi talenti da inserire nelle loro attività, ma secondo noi è soprattutto un’iniziativa strategica che ci aiuterà a fare orientamento andando negli istituti scientifico-tecnologici e contribuirà anche a costruire intorno a queste iniziative del digitale un background di società che possano fornire servizi digitali, dalle piccole e medie imprese presenti sul territorio alle nuove startup che stiamo cercando di far partire anche grazie alle azioni del nostro incubatore», ha aggiunto il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. «Il mondo della creatività digitale – ha poi sottolineato – deve appartenere al Politecnico di Bari: spesso tutta l’industria creativa è vista come una cosa lontana dall’ingegneria, dall’architettura, dalle scienze “dure”. Dobbiamo sfatare questo mito. Sempre di più i due mondi si devono poter toccare e quindi anche le ragazze e i ragazzi che guardano rispetto al mondo dell’industria creativa la loro possibile inserimento nel mondo del lavoro devono poter guardare al Politecnico. Lo facciamo già grazie al corso di laurea in trasformazione digitale, che è un master biennale rivolto a persone con background non scientifico o tecnologico. Lo faremo nei prossimi anni con l’attivazione di percorsi di laurea orientati verso il mondo della creatività digitale».
Bari si conferma dunque attrattiva, «una delle città più attrattive in Italia per gli investimenti sul digitale» ha evidenziato il vicesindaco del capoluogo pugliese, Eugenio Di Sciascio: «continuiamo ad attrarre e lo faremo anche nel futuro per dare più opportunità a questo territorio, ai giovani ma anche ai meno giovani. Perché stiamo osservando con piacere il ritorno di persone che avevano lasciato questa terra in ricerca di migliori opportunità e che adesso stanno guardando con interesse il nostro territorio».