Aiuti alle imprese: 9 progetti approvati in Puglia. Delli Noci: «Ora il Governo sblocchi l’Fsc»

La Giunta regionale pugliese ha approvato nove nuovi progetti relativi agli Avvisi Contratti di Programma, P.I.A. medie imprese e P.I.A. piccole imprese.

Ammessa la proposta di Ar.Ca. Log di Bisceglie per la realizzazione di una piattaforma logistica e distributiva caratterizzata dall’utilizzo di nuove tecnologie di gestione smart. L’investimento è di poco più di sei milioni di euro e prevede un’agevolazione di 2,8 milioni. Divup di Gravina in Puglia si prefigge di produrre e commercializzare mobili imbottiti sul mercato nazionale ed internazionale: l’investimento è di 4 milioni di euro e prevede un’agevolazione di 2,1 milioni. Pasta Apulia di Altamura metterà a punto un progetto per la produzione di pasta secca e fresca innovative con migliorate caratteristiche nutrizionali e funzionali e la valorizzazione di scarti e sottoprodotti agroalimentari impiegati come ingredienti alternativi nella produzione delle paste innovative. Previsto un investimento di 2,5 milioni con un’agevolazione di 1,4 milioni. Noonbolt di Laterza ha in programma di investimenti per la realizzazione di una nuova unità produttiva al fine di allestire un centro per la produzione di una piattaforma software utile per fornire servizi di mobilità sostenibile, oltre alla realizzazione di un prototipo di un autobus elettrico denominato E-bus. L’investimento è di 16,3 milioni di euro e prevede un’agevolazione di 10,4 milioni. Softlab Digi di Milano il cui programma di investimenti, da realizzare a Maglie e a Lecce, prevede la realizzazione di nuove unità produttive. L’investimento complessivo è di 13,5 milioni di euro di cui 7,5 per l’impresa proponente Softlab Digi, 6 per l’impresa aderente Expleo Italia. Le agevolazioni, richieste per 7,9 milioni sono così suddivise: 4,4 per l’impresa proponente Softlab Digi e 3,5 per Expleo Italia.

Ammessa la proposta di Deloitte Nexthub con il progetto “Next hub for sustainability & innovation” da realizzare nella città di Bari. Il programma proposto prevede investimenti per un ammontare complessivo di 43,8 milioni di euro, con agevolazioni concedibili per 17,2. Deep Consulting investirà a Bari per attività di ricerca e sviluppo riguardanti il progetto denominato “Edge in IoT Analytics Computing Applications – Edge ITACA”. L’investimento di 5,9 milioni di euro prevede un’agevolazione di 3,2. Ammessa la proposta di Code Architects di Bari per un investimento da realizzare a Santeramo in Colle e nel capoluogo per progetti di ricerca e sviluppo finalizzati all’introduzione sul mercato di un’innovativa piattaforma di sviluppo software low-code. Il programma proposto per 6 milioni di euro prevede agevolazioni per 2,6. Ammessa la proposta di Webuild Innovations e Grande Impresa aderente: Business Integration Partners il cui progetto, da realizzare a Lecce, prevede investimenti in ricerca e sviluppo per realizzare un nuovo centro di innovazione, finalizzato a progettare e sviluppare soluzioni complesse allo scopo di migliorare ed efficientare i prodotti e i processi in ambito “Construction”, riducendo il divario tecnologico che caratterizza il settore delle costruzioni. Per il programma proposto per 14,4 milioni sono state richieste agevolazioni pari a 7,6 milioni.

«Questi strumenti – ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – che oggi abbiamo dovuto chiudere, ci consentono di sostenere il tessuto produttivo ed economico regionale. Voglio ricordare che, al 31 dicembre 2022 è stato raggiunto e superato il tetto dei 7,3 miliardi di euro di investimenti promossi da tutto il tessuto imprenditoriale: grandi imprese, medie, piccole ma anche micro e start up, con un impegno di risorse pubbliche pari a circa 3 miliardi di euro. Si tratta di una strumentazione regionale fondamentale per le imprese di ogni dimensione, che vogliamo continuare a garantire. Per farlo, però, è indispensabile che il Governo sblocchi le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione o che dica chiaramente alle imprese della Puglia che non potranno più essere sostenute dalla propria Regione».

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