Usare la realtà aumentata e i mattoncini giocattolo per aiutare terapie e riabilitazioni di bimbi affetti da disturbi psicomotori e del linguaggio. L’idea è venuta a Sara Pupino e Francesco Grecucci, due ingegneri meccanici tarantini di 27 anni laureati al Politecnico di Bari e ha vinto il premio “pari opportunità sociali” di Start cup Puglia e anche il premio “Feedel ventures” per l’imprenditorialità giovanile.
«Abbiamo pensato a questa app durante il lockdown – raccontano i due ingegneri che insieme hanno creato la start up brickHouse – quando una nostra amica logopedista, Katiuscia Piperno ci ha raccontano le difficoltà di tante famiglie a fare terapie e riabilitazioni per bambini affetti da disturbi psicomotori e del linguaggio. Lo stop dovuto alla pandemia ha fatto perdere a tampi bambini i miglioramenti conquistati nei mesi precedenti».
Così i due, insieme ad Andrea Mastrogiacomo hanno iniziato a sviluppare una applicazione per migliorare la “legoterapia”, la terapia con i mattoncini delle costruzioni, aggiungendo la realtà aumentata. «Oltre a stimolare l’attenzione nel gioco, aiuta i bambini, li guida nell’assemblaggio di una costruzione che devono replicare. La app lavora sulle funzioni primarie: rispetto delle regole, coordinazione oculo-manuale, riconoscimento di colori e forme, turni. È sviluppata per integrare il lavoro di terapisti e logopedisti».
La app è stata testata ottenendo buoni risultati al centro polispecialistico di Bari “Pianeta salute” su un gruppo di dodici bambini con diversi generi di disturbo nella fascia 4-8 anni. «Confrontando il gruppo con un altro che non usava la app è venuto fuori che grazie alla realtà aumentata si commettevano meno errori e si completava il montaggio della costruzione in tempi più brevi», raccontano Pupino e Grecucci che col premio di duemila euro e il corso di formazione imprenditoriale vinti con Start cup sperano di portare la loro app, già disponibile per Android e Ios, nelle case e nelle scuole.