Partiranno il prossimo 12 settembre i test del mini bus Navya a guida autonoma, consegnato questa mattina negli spazi della Fiera del Levante.
Il bus utilizza una tecnologia innovativa e affidabile ed è configurato in modo da essere completamente simmetrico fronte retro. Pur essendo autonomo, il mezzo, che ha una capienza massima di 15 persone, è senza volante e con alimentazione elettrica e raggiunge una velocità massima di 25 km/h, vedrà la presenza costante a bordo di un operatore dell’Amtab.
Nei prossimi giorni verrà completata la fase di mapping del percorso interno al quartiere fieristico per poi partire la vera e propria sperimentazione aperta alla partecipazione della cittadinanza e degli utenti della fiera.
«L’idea di Bari come un laboratorio di innovazione su scala cittadina ci consente non solo di posizionare il capoluogo in altri importanti progetti anche a livello europeo e valorizzare gli attori del territorio, industriali e accademici, ma anche di proseguire su temi di frontiera le nostre politiche di attrazione di investimenti sul territorio metropolitano», commenta l’assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio.
Il progetto è in linea con la politiche di smart mobility dell’amministrazione comunale e riguarda sia gli interventi infrastrutturali sia la realizzazione delle piattaforme informatiche e delle tecnologie sperimentali necessarie per attivare “Bari open innovation hub”, il centro d’innovazione pensato per sperimentare nuove tecnologie e protocolli operativi con particolare riferimento al tema della guida autonoma e semi-autonoma attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti e l’impiego dell’Ai, di IoT di nuova generazione e di droni.
La sperimentazione si svolge nell’ambito del progetto Casa delle tecnologie emergenti, finanziato dal Mise, ed è realizzata in collaborazione con l’Ente Fiera, Tim, Navya Sa e I-Mobility Garage, oltre agli altri partner della Cte.