Si avvicina Natale, è tempo di regali. Il ministro Urso ne ha fatto uno pesante a migliaia di imprese. Con un colpo di penna ha cancellato i benefici previsti dalla Transizione 5.0, la legge finanziata con fondi Pnrr che premia le aziende che fanno innovazione energetica.
In bilancio c’erano 6,2 miliardi per finanziare questo intervento. Arrivati a quota 2,9, Urso ha detto basta, rien ne va plus. Lo ha fatto con un decreto pubblicato alle 21,35 del 7 novembre scorso, giusto per non farlo leggere a nessuno.
E d’altra parte il decreto consiste in ben 194 pagine di “visto” e “considerato” ed appena 8 righi per annunciare che i soldi sono finiti e che tutto viene aggiornato alla prossima transizione prevista, forse, nel 2026.
I primi imprenditori interessati se ne sono accorti lunedì scorso e il presidente di Confindustria Orsini si è immediatamente ribellato: ma come? Ci tagliate di punto in bianco i fondi lasciandoci in mezzo a una strada? Migliaia di aziende si sono indebitate con le banche per i loro investimenti energetici contando su Transizione 5, e adesso come faranno?
Al ministro Urso sembra interessare poco. Puntino su Transizione 4.0 – ha detto – dimenticando che anche quel fondo è esaurito e comunque concede solo la metà dei benefici.
La verità è che i soldi di Transizione 5 non sono finiti, ma serviranno a coprire le esigenze della prossima Finanziaria, come lo stesso Urso sa e aveva già concordato di fare con la Ragioneria dello Stato. E così anche quest’altra fetta di Finanziaria la pagheranno gli italiani.










