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Il fatto di Enzo Magistà

Il fatto di Enzo Magistà, se Meloni viaggia in aeroambulanza

Giorgia Meloni è andata in Egitto a rappresentare l’Italia nella cerimonia di firma dell’accordo di pace per Gaza. Ha fatto benissimo. Non poteva andarci con nessun altro mezzo se non in aereo. Né poteva pagarsi il volo col suo stipendio. Ovvio. Ci è andata con un nuovissimo jet da 19 comodi posti, un Gulfstream G650, pagato dallo Stato ben 77 milioni di euro, acquistato dall’Aeronautica Militare insieme ad altri tre aerei simili (spesa complessiva 308 milioni).

Da aprile scorso, questi nuovi aerei di Stato dotati di ogni e qualsiasi comfort immaginabile, stanno sostituendo gli ormai vetusti Falcon utilizzati per gli spostamenti aerei dei nostri rappresentanti istituzionali. Il volo a Sharm della Meloni, col suo staff, non può essere costato più di 15mila euro. Con un volo di linea sarebbe costato non più di 5mila. Ma non ci scandalizziamo per questo.

È giusto e normale che, non solo per privacy, il presidente del consiglio viaggi con un aereo di Stato quando va a rappresentare l’Italia nel mondo. Meno se lo usa per andare in vacanza (sembra che lo stesso aereo sia stato usato per sbarcare in Puglia ad agosto). Ci turba un altro aspetto di questa vicenda.

I quattro Gulfstream sono stati acquistati con soldi pubblici per essere utilizzati come aeroambulanza, “per il trasporto sanitario d’urgenza”. Ma non ci sembra che la Meloni, che a Sharm abbiamo visto pimpante e sorridente alle spalle di Trump, fosse in pericolo di vita.

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