Il centrodestra ha finalmente il suo candidato governatore pugliese. Toccherà a Gigi Lobuono sfidare Antonio Decaro in una corsa che era già difficile in partenza ed è diventata praticamente impossibile per i ritardi accumulati dalla coalizione nel compiere la scelta.
Dopo le regionali bisognerà capirne le ragioni, e studiare i rimedi, altrimenti alle politiche del 2027 per il centrodestra sarà nera.
Lobuono merita tutta la solidarietà e l’ammirazione possibile per aver accettato una candidatura che non promette bene.
Le elezioni – è vero – si vincono nelle urne, non nei sondaggi, ma per recuperare il ritardo accumulato in 20 anni di opposizione, il centrodestra pugliese avrebbe dovuto muoversi molto tempo prima, scrivere un programma, avere una visione politica. Chi ha visto segnali in proposito, alzi la mano.
Per questo il sì di Lobuono vale doppio. Ma lui a scarificarsi è abituato. Vent’anni fa lo chiamarono nuovamente per tentare di arginare la falla del dopo Di Cagno Abbrescia, a Bari.
Allora aveva di fronte Emiliano, e poco tempo a disposizione, come adesso. Vent’anni dopo si ritrova a dover combattere contro un gigante come Decaro, e con meno di due mesi per farlo. Davide contro Golia. Gli hanno dato la fionda. Vuota. Riuscirà almeno a metterci dentro la pietra da scagliare?