Oggi per fortuna non c’è il Gran Premio di Formula Uno. Veleni e delusioni risparmiati. Dopo l’ultimo, con le due Ferrari fuori gioco, riprendersi non è stato facile. Ma che sta succedendo? Come mai la Ferrari non vince più? È dal 2007 che aspettiamo un titolo piloti, l’ultimo fu di Raikkonen. Dall’anno dopo quello costruttori.
È vero, ci sono stati periodi bui anche più lunghi, come quello dal 79 al 2000,21 anni, rotto da Schumacher. Ma il vuoto attuale si accompagna a voci, storie, polemiche, disgrazie, che lo rendono ancora più impenetrabile, e per questo incomprensibile.
Se solo si pensa che il team Ferrari di Formula Uno viene definito fra i migliori sul mercato, e che alla guida delle monoposto ci sono piloti come il pluricampione Hamilton e quel Leclerc che Vesrtappen definisce il suo più temibile avversario, davvero si resta inebetiti.
Che sta succedendo? John Elkann dopo la figuraccia brasiliana se l’è presa coi piloti: pensino a guidare – ha detto – e non si occupino d’altro. Il problema, probabilmente, è che a quell’altro cui si riferisce Elkann non ci pensa nemmeno lui, o quantomeno non ci si applichi con la dovuta competenza, esattamente come sta accadendo alla Juventus, altro gioiello di famiglia in decadenza.
Delle due, l’una: se non è il team, se non sono i piloti, la responsabilità degli insuccessi va cercata altrove. In quell’altro a cui probabilmente si riferisce Elkann. Intanto, prepariamoci ai prossimi veleni, domenica 23, a Las Vegas.