Occhio alla Murgia. È la parte del nostro territorio che mostra maggiore vitalità e spirito di iniziativa e sta crescendo a vista d’occhio. Da Santeramo a Matera, passando per Altamura e Gravina, quello che una volta era un territorio arso, pietroso e popolato da greggi di pecore, sta diventando la nostra ricchezza.
Non solo la Murgia è stata in grado di valorizzare al meglio le proprie risorse naturali, dal grano alla pastorizia, ma adesso si propone come faro di innovazione imprenditoriale, essendo riuscita a diversificare e ad imporsi sui mercati mondiali con le sue produzioni.
La «Andriani» di Gravina ha aperto, proprio in queste ore, uno stabilimento all’avanguardia in Canada per la produzione di pasta senza glutine con farine derivate da cereali. Venti anni fa, quello di Andriani, nella zona industriale di Gravina, era un piccolo molino tradizionale gestito in famiglia. Oggi è la prima industria italiana del settore e, come detto, sta aprendo sedi all’estero.
E che dire di «Cobar» della famiglia Barozzi di Altamura? Domani a Norcia si inaugura la Basilica di san Benedetto che era stata interamente distrutta dal terremoto del 2016. Grandi gruppi internazionali non sono riusciti a fare il miracolo che l’impresa di Altamura ha realizzato in Umbria, dopo aver stupito coi restauri del san Carlo a Napoli e del Petruzzelli, a Bari. Oggi Cobar ha un portafoglio ordini da un miliardo! Se si può sulla Murgia, perchè non potrebbe essere anche sul Gargano o nel Capo di Leuca?









