Secondo Svimez, la pacchia sta per finire. Dal 2022 ad oggi il Pil sud è cresciuto più del resto d’Italia. Lo ha certificato l’Istat, ma Svimez ne aveva dato anticipazione.
La crescita e il recupero del Sud sul Nord, sia pure a livelli più attenuati, continuerà anche nel ’25 e nel ’26. Ma dopo 5 anni che potremmo definire storici, si fermerà.
Nel 2027, secondo le previsioni che Svimez fa nel suo Rapporto, il processo si invertirà e il Nord riprenderà a crescere più di noi. Meno 0,5 del pil per noi, più 0,5 per il Nord. È probabile che la forbice continui ad allargarsi anche negli anni successivi. E questo perché saranno finiti gli aiuti europei del Pnrr che hanno determinato i progressi riscontrati dal 22 in poi.
Al Pnrr, sostiene Svimez, bisogna aggiungere anche gli effetti benefici del Super bonus che ha rafforzato il sostegno ai consumi. Dal ’27, quando non ci sarà più il Pnrr, col rallentamento degli investimenti pubblici, l’Italia continuerà a crescere, se crescerà, con il ritmo tradizionale e, soprattutto, col nord più veloce del sud.
Visto che si può prevedere, si può anche bloccare questa inversione di tendenza? Svimez non da indicazioni in proposito, ma fa capire che dovremo rassegnarci, a meno che non si facciano fruttare al meglio gli investimenti fatti col Pnrr.
Purtroppo, però, da noi, i soldi del Pnrr sono serviti a costruire strade, ponti, asili nido ed altre opere pubbliche. Solo una parte marginale è andata al settore imprenditoriale. Bisognerà, quindi, tornare a rimboccarsi le maniche per fare piccoli passi avanti. Per fortuna ci siamo abituati. E adesso avremo anche le strade asfaltate.
