A meno che non si parli a vanvera, e spesso accade, solitamente diciamo delle cose per affermare un principio, per sostenere una tesi, per raggiungere un obiettivo. Ed è proprio quest’ultimo l’interesse che ci spinge maggiormente a parlare e a fare dichiarazioni.
Parliamo perché vogliamo qualcosa. Ma ci sono modi e modi per farlo. C’è la dichiarazione diretta: voglio questo! La dichiarazione di disponibilità: se fosse possibile… e tante altre ancora. Quella più in voga in politica è la dichiarazione opposta: si vuole A ma di dice B.
L’esperienza ci ha insegnato a diffidare dalle dichiarazioni dei politici, e ad interpretrarle prima di giudicarle. Un politico punta sempre ad essere ricandidato, ma non te lo dirà mai. Anzi dichiarerà sempre il contrario, anche quando starà passando notti intere impegnato in estenuanti trattative per cercare la poltrona disponibile.
Ma non ci aspettavamo che anche un imprenditore del calibro di Piersilvio Berlusconi usasse la stessa tecnica. Di recente ha fatto dichiarazioni alla stampa.
Due fra tutte: Tajani è molto bravo e la seconda: io non entrerò in politica. In realtà lavora per l’esatto contrario. Il bravo a Tajani è il siluramento dello stesso. E tutti sanno che in Forza Italia non aspettano altro che Piersilvio prenda il posto del padre nel partito, dove gli stanno stendendo il tappeto rosso, per farlo crescere al 20%.
