Può Vieste considerarsi comune montano? La più importante meta pugliese di turismo balneare lo era. Fino all’altro giorno.
Poi il ministro Calderoli con un tratto di penna (ed un decreto) ha cancellato Vieste ed altri 11 Comuni garganici dall’elenco di quelli considerati montani e perciò destinatari di interventi statali aggiuntivi in opere pubbliche.
Vieste (come anche Peschici) è certamente città di mare, ma tempo addietro era stata inserita nell’elenco per le innegabili difficoltà logistiche che si devono superare per raggiungerla. E che la rendono davvero lontana dal Tavoliere e dal resto della provincia dauna.
Da Manfredonia, raggiungere Vieste è come scalare le Dolomiti. Il tratto di strada da Mattinata, 40 km, nonostante le nuove gallerie, si percorre quasi a passo di bici, in un’ora. Da Bari, con l’autostrada, si arriva prima a Napoli che a Vieste.
Così Vieste ed altri Comuni del Gargano per farli uscire dall’isolamento infrastrutturale fu deciso di inserirli fra i paesi di montagna. Ma Calderoli, già noto per la legge sull’Autonomia, bocciata dalla Corte Costituzionale, ha detto no.
Se non si è dagli 800 metri in su non si può entrare nel novero e nei benefici dei paesi di montagna. Il ministro, che vive a Bergamo, ha come riferimento le Alpi e la pianura Padana. Non ha ancora capito (e forse non lo capirà mai) che al Sud è tutto da scalare. Anche il mare.
