Tranquillizziamoci. Non siamo uguali agli scimpanzé. Da alcuni decenni ne eravamo, invece, certi. Perché riviste specializzate e persino libri di scuola, riportavano i dati delle ricerche sul dna umano e degli scimpanzé, dai quali veniva fuori che il 98,8 per cento del nostro genoma era praticamente identico a quello degli scimpanzé, e viceversa. In pratica, siamo scimmie. O ce lo hanno fatto credere. Adesso, invece, possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo. Quella notizia era infondata, almeno in parte. Degli scimpanzé, nel nostro genoma, abbiamo molto, ma non il 98,8 per cento, bensì quasi il 90.
E siccome le ricerche vanno ancora avanti, non è detto che fra un decennio non si scopra che la percentuale si sia ulteriormente abbassata. Dalle stesse ricerche, iniziate nel 2001 e ancora in corso con l’ausilio di nuovi algoritmi, vien fuori un altro dato interessante. Pensavamo che gli esseri umani fossero tutti uguali al 99,9 per cento. Ma anche su questo ci dobbiamo ricredere. Man mano che i dati genomici aumentano, si scopre che le diversità fra gli esseri umani, sia pure dello zero virgola, aumentano. E anche questo sotto certi aspetti ci rasserena. Non ci tranquillizza, invece, un’ulteriore scoperta. Era stato accertato che abbiamo il 60 per cento di dna identico a quello della banana. Ma anche questa diversità è in aumento.