Sono iniziate in tutta Italia le prove di ingresso per potersi iscrivere a Medicina, facoltà universitaria che continua ad essere a numero chiuso nonostante tutto il Paese stia vivendo una vera e propria emergenza delle professioni mediche.
I neodiplomati che vogliono fare il medico hanno dovuto prima fare sei mesi di corso all’Università, e poi, nei giorni scorsi, hanno dovuto sostenere una prova a test in tre materie: biologia, chimica e fisica, con l’obbligo di raggiungere un punteggio minimo per poter continuare a studiare Medicina e potersi finalmente iscrivere al corso universitario in una delle facoltà presenti sul territorio italiano in base al posto occupato in graduatoria.
In tutto, in Italia, i posti disponibili ai neoiscritti in Medicina sono 21.574. In Puglia circa 500. I partecipanti alle selezioni sono più del doppio, quasi 55mila. Ma non ci sarà la ressa, né sono prevedibili ricorsi per ottenere l’agognato posto perché finora, nelle prove che si sono svolte, solo il 20 per cento ha ottenuto il punteggio minimo.
Prevedendo lo stesso risultato anche nella prossima tornata, alla fine, gli aventi diritto non arriveranno al 40 per cento, appena due su cinque. Si tratta di una sconfitta collettiva, che penalizza i ragazzi e crea ulteriori problemi al nostro sistema sanitario, privandolo delle professionalità necessarie.