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Il fatto di Enzo Magistà

Il fatto di Enzo Magistà, il braccio di ferro tra Decaro ed Emiliano

Il braccio di ferro fra Emiliano e Decaro continua, e passa dalla sanità. Martedì sera, la giunta regionale ha dato l’ok alla proroga di quattro commissari ed alla conferma di un interim alla guida di altrettante aziende sanitarie. Emiliano avrebbe voluto nominare (o confermare), alla guida delle stesse aziende commissariate, i nuovi direttori generali, ma Decaro glielo ha impedito sul presupposto che tali nomine spetterebbero al nuovo governo.

Si è trovato un escamotage normativo che consente di allungare il commissariamento per 45 giorni. Prossima scadenza: 14 novembre. Da quel giorno in poi, nessun’altra proroga sarà possibile.

Le Asl e le Aziende commissariate resteranno senza guida e gli eventuali atti emanati potranno essere invalidati. Per avere i nuovi direttori, a meno che Emiliano non faccia un blitz il 15 novembre ad una settimana dal voto, o i due non raggiungano un’intesa, bisognerà aspettare almeno un paio di mesi.

Nel frattempo, che ne sarà delle Asl di Taranto e Bat, del Policlinico di Foggia, dell’Oncologico di Bari e del De Bellis di Castellana? Emiliano, intanto, si è messo al sicuro, nominando i capi settore, da cui dipende l’operatività di tutti gli assessorati. Decaro pensa alle Asl, Emiliano a tutto il resto. E così Decaro pensa di aver vinto la battaglia, ma potrebbe aver perso la guerra.

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