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Il fatto di Enzo Magistà

Il fatto di Enzo Magistà, almeno una cella con piscina

Aveva partecipato ad una frode da 20milioni di dollari, spacciandosi per banchiere svizzero. Ma di svizzero aveva solo la cittadinanza. Di banchiere nulla. Nonostante tutto era riuscito a vendere titoli azionari in tutto il mondo, Stati Uniti in particolare. E proprio a New York la truffa era stata scoperta e lo svizzero-Daniel Earl Ricardo Connor, oggi 59enne, indagato, imputato e ricercato per essere sottoposto a regolare processo.

Ma lui s’era dato uccel di bosco, e nonostante l’avessero inseguito in tutto il mondo, per 26 anni era riuscito a farla franca. Aveva scoperto un trucco semplice che poteva permettersi grazie alla fortuna accumulata disonestamente. Se ne stava in mare col suo catamarano e viveva principescamente lontano da pericoli giudiziari, senza il rischio di dover rispondere ad un mandato di cattura.

L’ufficiale giudiziario e la polizia bussavano alla porta della sua abitazione, in Svizzera, ma nessuno rispondeva. Irreperibile. Fino a quando, dieci giorni fa, una pattuglia marina della Guardia di finanza di Bari non ha incrociato il suo catamarano al largo del capoluogo. Che ci fa un catamarano in mare a metà ottobre? I finanzieri lo hanno fermato. Documenti, prego. Ed è stato scoperto l’incredibile.

L’uomo ha dovuto arrendersi. Adesso rischia 26 anni di galera negli Stati Uniti. Esattamente il tempo che ha trascorso in mare. Al giudice chiederà che gli diano almeno una cella con piscina.

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