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Il fatto di Enzo Magistà

Il fatto di Enzo Magistà, tre prove per raccogliere le foglie in autunno

Bari non si può certo definire una città verde. Nel senso che non ha parchi o giardini urbani sufficienti a farla considerare tale. Però ha 45 giardinieri comunali.

Tanti sono i dipendenti della Multiservizi, la società del Comune che cura la manutenzione urbana, addetti alla salvaguardia del verde cittadino. E non bastano nemmeno. Tant’è che la Multiservizi ha indetto un concorso per trovarne altri.

La prima selezione pubblica di giardinieri comunali che la storia amministrativa di Bari conosca, è già partita, e sarà aperta fino al 14 gennaio, giorno in cui scadrà la possibilità di fare domanda. La cosa è già sorprendente in sé.

Finora la Multiservizi era il serbatoio del sottobosco politico cittadino. Si arrivava per titoli, ma politici. Da quando la municipalizzata è sotto il controllo della Prefettura, le cose sono cambiate. Si fa tutto per concorso, com’è giusto che sia.

Ma è proprio il concorso il problema. Chi credeva che il concorso più difficile conosciuto finora fosse quello di ammissione alla facoltà di Medicina, si sbagliava. Quello per diventare giardiniere comunale non è da meno.

Per poter aspirare ad entrare in graduatoria bisogna, infatti, superare tre prove. Una selezione a quiz per essere ammessi. Un altro quiz a risposta multipla su argomenti di cultura generale. Una prova orale specifica. Tre prove per raccogliere le foglie in autunno. Speriamo che al concorso non si iscrivano laureati in agraria o ingegneria.

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