È un racconto di dolore e di tristezza racchiuso in 50 foto la mostra “Terra” di Sebastião Salgado in esposizione a Molfetta dal 16 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022 nella Sala Templari.
La mostra fotografica è un crudo e appassionato reportage sulle condizioni di vita, sui tormenti, sulle lotte e sulle conquiste dei contadini “Senza Terra” del Brasile.
Le foto sono state scattate da Salgado fra il 1980 e il 1996 e da quell’anno, insieme all’omonimo libro “Terra”, girano il mondo, ospitate da sedi sindacali, chiese, università, spazi culturali e luoghi pubblici, attirando l’attenzione sull’opera del Movimento dei Senza Terra.
La distribuzione della mostra è curata dall’Associazione Gruppo ’89 di San Giovanni al Natisone, che la custodisce per conto delle organizzazioni non governative Frères des hommes Europe e Fundació pels drets col·lectius dels pobles.
È un viaggio doloroso e profondo quello che Sebastião Salgado offre con “Terra”, sono 50 immagini con cui il celebre fotografo, considerato il più grande tra i viventi, cattura il dolore, la tristezza e la disperazione dei contadini senza terra del Brasile.
I loro ritratti, gli sguardi profondi, le scene di vita quotidiana così come quelle di tensione e protesta, parlano con graffiante poesia di contraddizioni e sopravvivenza, esodi e povertà, ambientate ai margini delle agricolture intensive il tutto dettato dal contrasto bicromo che da sempre caratterizza lo stile di Sebastião Salgado.
Salgado ha concesso l’uso gratuito delle immagini per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della distribuzione della terra in Brasile.
La mostra è arrivata in Friuli Venezia Giulia già da diversi anni e da subito, ha iniziato a rivelarsi un’importante occasione di incontro e riflessione su alcune tematiche, soprattutto per chi era già sensibile alle realtà delle migrazioni; gli scatti sono di elevato livello tecnico per la qualità dei contenuti e degli spunti meditativi che regalano.
Con la sua composizione simbolica Sebastião Salgado è capace di parlare al mondo del mondo, grazie alla potenza espressiva della sua fotografia.
La mostra sostiene una raccolta fondi da destinare a favore del Centro di Volontariato Internazionale per il progetto “Pachamama. Protagonismo delle donne rurali per l’affermazione della sovranità alimentare in Bolivia” con l’obiettivo di promuovere il ruolo della donna nella sicurezza alimentare e nel diritto ad un’alimentazione adeguata.
La cerimonia di inaugurazione si terrà oggi 16 dicembre alle ore 18, seguirà il reading “Dalla mia terra alla terra” interpretato da Vito d’Ingeo, voce e Guido Di Leone alla chitarra.