BARI – Sei punti di vantaggio sulla seconda in classifica, dopo appena 8 giornate di campionato, forse nemmeno il più ottimista e accanito tifoso barese, avrebbe mai osato immaginarli. L’altra grande novità, rispetto al recente passato, è che finalmente la squadra di Mignani non fallisce gli appuntamenti importanti. Se a tutto ciò aggiungiamo che il Bari non è più Antenucci dipendente, le premesse che quello in corso possa essere l’anno buono, ci sono tutte.
Ma guai a pensare di avere già in tasca la promozione perchè si rischierebbe di vanificare gli sforzi fatti sinora e, soprattutto, di rovinare un progetto oggettivamente vincente. La strada è ancora molto lunga e irta di difficoltà. Solo mantenendo alta la concentrazione e pensando a un avversario alla volta si potrà raggiungere l’agognato traguardo della serie B.
Se da una parte è giustificato pensare che questa squadra non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale, dal momento che molti suoi calciatori giocano insieme da appena un mese e mezzo, dall’altra l’allenatore Mignani dovrà lavorare per trovare l’assetto giusto a una difesa che ha denotato finora non poche incertezze, pur non avendo subito una caterva di gol. Svarioni, come in occasione del secondo gol della Turris o del pareggio con la Paganese, non dovranno più accadere. E’ anche vero che fino a quando il Bari continuerà a segnare così tanto (16 gol, miglior attacco del torneo), gli effetti negativi dei “buchi” difensivi saranno molto contenuti.
A Campobasso, domenica prossima, i ragazzi di mister Mignani si presenteranno col morale a mille, dopo l’esaltante successo coi campani, con l’obiettivo di conservare l’imbattibilità in campionato e confermare la loro forza anche lontano dal San Nicola dove hanno ottenuto finora l’invidiabile risultato di tre vittorie e un pareggio.