Sui Campi Elisi sfilano duemila pecore. La transumanza come simbolo di pace

Gli ovini sfilano a Parigi per ricordare il valore “testamentario” e identitario della transumanza. Sugli Champs Elysées, in presenza anche di alcuni ambasciatori all’Unesco, hanno sfilato oltre duemila pecore e vari carri di bovini autoctoni che rappresentano i territori partner del progetto Parcovie 2030.

La società Geaco srl ideatrice e promotrice del “Programma delle Terre Rurali d’Europa” e del progetto “Parcovie 2030” nonché coordinatrice dei Cramm internazionali evidenzia il grande successo ottenuto a Parigi, nell’ambito del Salone Internazionale dell’Agricoltura. Proprio per la tutela della transumanza che in Capitanata si appresta a vivere, come ogni anno, quella ormai tradizionale della famiglia Colantuono che ripercorre, a fine maggio, il tragitto dalla Foresta in agro di San Marco in Lamis fino alle montagne di Frosolone in Molise, nell’ambito del Salone internazionale dell’agricoltura, la cabina di regia del Cramm-Geaco ha raggiunto importanti accordi per il completamento della candidatura all’Unesco, seconda fase, con ingresso di Albania, Andorra, Croazia, Francia, Lussemburgo, Romania e Spagna, e per una terza fase mondiale, che coinvolgerà Germania, India, Marocco, Mongolia, Senegal e altre nazioni, con i quali si sta organizzando nel 2026 l’anno mondiale dei pascoli e dei pastori.
Con i Ministeri della Cultura dei paesi Europei intanto è stato avviato il lavoro di progettazione per candidare le Vie della Transumanza a Patrimonio Culturale dei Cammini presso il Consiglio d’Europa. Sono state inoltre definite le linee di programma per la cooperazione europea nel progetto Parcovie 2030, passando a una possibile candidatura materiale dei tratturi che verrà discussa a Roma in una specifica riunione tecnica operativa.
Si legge in una nota diramata dopo l’evento: «Le pecore che hanno transumato sono di razza bernaise, autoctona dei Pirenei. Le accompagnavano mucche di razza autoctona, sempre dei Pirenei. Latransumanza svoltasi a Parigi è la prima di una lunga serie per valorizzare e far conoscere l’importanza della Transumanza come fattore di Pace tra i popoli, così come per la conservazione della biodiversità, grazie alle razze autoctone, certamente meno produttive dal punto di vista della quantità, ma certamente molto importanti dal punto punto di vista della qualità e per i servizi sistemici ed ecologici che forniscono».

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