Gli invasi della Capitanata hanno perso 67 milioni di metri cubi d’acqua in un anno arrivando a contenerne solo 109 milioni. Una situazione che diventa ancora più allarmante in previsione dei picchi di temperature che, già a inizio giugno, potrebbero toccare i 38° centigradi.
A segnalare il grave deficit idrico è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Anbi.
L’associazione evidenzia che la principale fonte di approvvigionamento idrico del Tavoliere, seppur in territorio molisano, è la diga di Occhito, «che ora contiene 74 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 30% dei volumi di riempimento autorizzati, contro gli oltre 138 milioni dello scorso anno e di cui solo 36 milioni di metri cubi saranno utilizzabili per le varie finalità in quanto, sotto il limite dei 40 milioni di metri cubi, considerato “volume morto“, le erogazioni saranno appannaggio quasi esclusivo dell’uso potabile».
Coldiretti Puglia sottolinea la necessità di «imprimere un’accelerata al progetto che prevede la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall’invaso del Liscione fino all’invaso di Occhito». Un’opera che, secondo l’organizzazione degli agricoltori, «è necessaria in realtà proprio per le aree più interne del Molise prima ancora che per la Puglia. Il surplus di acqua invasato in diga e non utilizzato dal Molise – aggiunge Coldiretti – potrebbe poi essere acquistato dalla Puglia, andando così a determinare un abbattimento dei costi per gli stessi utenti molisani, quindi un doppio beneficio per il Molise e un aiuto per il potabile e l’irriguo nelle due regioni limitrofe».
«L’incognita siccità pesa come un macigno sulle prossime campagne agricole che si prospettano pesanti e rischiano di frenare gli investimenti», denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, sottolineando che «i volumi idrici trattenuti dalle dighe sono quasi la metà rispetto a quelli del 2024, l’anno peggiore per le disponibilità idriche nella regione».
Per Cavallo c’è «urgenza» di avviare «un piano invasi per assicurare in maniera strutturale la disponibilità idrica e prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici».
Intanto, Coldiretti ha sensibilizzato il Governo ad accelerare nell’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio, che proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici si è trovato a dover fronteggiare situazioni mai vissute prima.
Tutolo: «Subito le risorse per la condotta del Liscione»
«La condotta del Liscione è una soluzione concreta, ma i fondi necessari? Ancora zero. Mi fa piacere vedere una convergenza di intenti sulla questione dell’acqua in eccesso dal Molise, sia da parte della politica che della Regione stessa. Ma, come ho sottolineato in Consiglio appena rientrato da Campobasso, gli accordi non bastano». Lo afferma il capogruppo del movimento “Per la Puglia”, Antonio Tutolo.
«L’emergenza idrica sta assetando Puglia e Molise», prosegue, evidenziando che «la soluzione è sotto i nostri occhi: con circa 90 milioni di euro potremmo realizzare un’opera fondamentale. Questa condotta – spiega – canalizzerebbe l’acqua in eccesso dalla diga del Liscione, che oggi finisce sprecata in mare, conducendola dove serve e portando benefici a due territori. Invece – aggiunge il consigliere regionale -, si continua a parlare di un progetto per far arrivare acqua dall’Albania al Sud della Puglia. Una “modica” cifra di circa 900 milioni di euro, con un ulteriore aggravio di costi per renderla potabile e il pericolo – ritiene Tutolo -, un domani, che il rubinetto possa esserci chiuso, perché è dall’altra parte del mare».
Il capogruppo di “Per la Puglia” ribadisce la sua posizione: «Investire 90 milioni per una soluzione immediata e sicura, o spendere dieci volte tanto per un’ipotesi incerta? Il divario nei costi e nei rischi è abissale. Dopo aver posto la questione dell’acqua in termini di emergenza per ben 5 anni, dopo le proteste e gli accampamenti, dopo aver fatto dialogare Puglia e Molise, averne invitato i rappresentanti a Bari ed essere andato a Campobasso dal presidente Roberti, non consentirò che tutto venga sommerso da fiumi di parole e promesse. Insisterò – conclude – su ogni fronte finché non otterrò i finanziamenti necessari».