Spareggio salvezza tra Foggia e Casertana divise da un solo punto in classifica a vantaggio dei campani. È finita zero azero una partita senza lode e senza infamia fra due squadre che hanno entrambe dimostrato di avere problemi di finalizzazione. Fuori ancora Emmausso e Murano fiducia a Sarr. L’unica novità rispetto alla gara con la Juventus Next Gen è il ritorno di Salines dopo la squalifica.
Il primo tempo
Primo tempo piuttosto brutto con la Casertana che ha creato molto più del Foggia anche se non ha inciso negli ultimi sedici metri. Millico è l’ispiratore della manovra offensiva del Foggia e dopo dieci minuti affonda sulla destra e propone al centro verso Orlando che viene anticipato sul più bello da Bacchetti. La Casertana ci prova con due tentativi di testa non pericolosi. Millico imbecca Salines che incorna con Vilardi bravo a mettere il pallone in angolo. Dalla bandierina Millico scambia con Orlando e poi pesca Sarr a centro area che di testa manda di pochissimo alto sulla traversa. Alla mezz’ora Sarr si fa male, al suo posto Santaniello. Una punizione di Millico dalla corsia mancina trova Mazzocco che incorna mettendo di molto a lato. Ci prova spesso Mazzocco che tira, ma Vilardi respinge e Kontek si rifugia in angolo. Da un angolo per il Foggia scatta un contropiede della Casertana sul quale è fondamentale la chiusura di Felicioli. Ci prova anche l’ex Deli dalla distanza e Perina deve tuffarsi sulla destra per neutralizzare il tiro. Il tempo si chiude con un’occasione per Gatti murato in angolo da Orlando.
Il secondo tempo
Secondo tempo con il Foggia che inizialmente dà l’impressione di volere accelerare. Damian mette provvidenzialmente in angolo un cross basso di Orlando. Al minuto settantatré l’ex Kontek salva la propria porta su conclusione a giro di Millico. Dopo un minuto Casertana vicinissima al vantaggio con un tiro di Proia deviato sul montante dall’intervento in tuffo di Perina. Nel recupero il portiere ospite Vilardi compie un miracolo su Emmausso appena entrato. Per il Foggia un passo indietro sul piano dell’approccio alla partita. I rossoneri sono apparsi timorosi e privi di schemi offensivi. Ha bisogno ancora di trovare intesa e compattezza, ma il continuo cambio di formazione e l’utilizzo di elementi inutili alla causa non porteranno risultati positivi. Zauri ha pochissimo tempo per schiarirsi le idee e decidere il gruppo di titolari sui quali puntare. Continuare a schierare formazioni diverse ogni partita non aiuta la crescita del gruppo e crea ansie di prestazioni. Il tempo stringe e si avvicina il mercato di gennaio che a questo punto promette rivoluzioni in organico.
