Una pietra miliare per la medicina pugliese: un cittadino foggiano di 68 anni è il primo paziente a essere tenuto in vita grazie all’impianto di un cuore artificiale presso la Struttura Complessa di Cardiochirurgia del Policlinico “Riuniti” di Foggia. L’intervento, tecnicamente riuscito, segna un significativo innalzamento della qualità e complessità dell’assistenza sanitaria a livello regionale.
Un intervento di rilevanza storica
L’impianto è stato eseguito con successo dall’équipe guidata dal professor Domenico Paparella, direttore della Cardiochirurgia foggiana.
Il paziente, che versava in condizioni di grave scompenso cardiaco con fine vita a breve termine, è stato attentamente valutato dal centro di cardiologia dello scompenso cardiaco (Prof. Iacoviello e Dott. Correale) e ha superato un ricovero in Terapia Intensiva Cardiologica (Dott. Ieva) prima di essere ritenuto idoneo all’intervento. L’operazione è stata condotta anche con il supporto cruciale del cardioanestesista Dott. Paolo Vetuschi.
«In questo genere di interventi la tempistica gioca un ruolo fondamentale. L’impianto del cuore artificiale sicuramente prolungherà la sua vita e ne migliorerà la qualità di vita», ha commentato il Prof. Paparella, confermando che il decorso post-operatorio procede regolarmente, sebbene il paziente rimanga sotto stretta osservazione.
La Sanità Pugliese cresce
Grande soddisfazione è stata espressa dai vertici istituzionali e ospedalieri.
Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, ha ricordato l’inaugurazione del reparto solo un anno fa: «Oggi, con il primo impianto di cuore artificiale, quel progetto dimostra tutta la sua forza: una struttura e un’équipe che non solo funzionano, ma fanno scuola. La sanità pugliese cresce quando un investimento diventa vita salvata e permette ai cittadini di curarsi qui, nella propria terra».
Il Commissario Straordinario del Policlinico di Foggia, Giuseppe Pasqualone, ha evidenziato i numeri in forte crescita del reparto. Durante il primo anno di attività sono stati eseguiti 254 interventi, con una media attuale di circa 12 interventi chirurgici a settimana. «Con l’impianto di un cuore artificiale questo polo ospedaliero alza notevolmente l’asticella e si prepara ad accogliere nuove sfide», ha concluso Pasqualone, con una proiezione di oltre cinquecento interventi cardiochirurgici previsti per il 2026.










