Dopo oltre un secolo, il Comune di San Giovanni Rotondo ha revocato la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini nel lontano 1924. La decisione è stata presa all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di ieri, 13 giugno, accogliendo la mozione presentata da Roberto Cappucci, esponente di Sinistra in Comune.
Cappucci ha denunciato i numerosi ostacoli e tentativi di rinvio che hanno preceduto il voto. Tra questi, «richieste di ritiro dell’accapo, pretesti burocratici (regolamentare prima le modalità di concessione e revoca delle cittadinanze)» e «tentativi di rinvio, perché, è stato dichiarato, poteva rappresentare una ‘cattiva pubblicità’ per San Giovanni Rotondo nell’anno del Giubileo». Nonostante le resistenze, la mozione ha ottenuto il pieno consenso dell’assise.
Nella stessa seduta, il Consiglio comunale ha approvato, sempre all’unanimità, un’altra mozione di grande rilevanza: quella con cui il Comune si impegna a farsi promotore del riconoscimento dello Stato di Palestina. Questa doppia decisione segna un momento significativo per l’amministrazione di San Giovanni Rotondo, che prende posizione su temi storici e di politica internazionale.