Il progetto di partenariato pubblico-privato (Ppp) per il dipartimento di emergenza urgenza (Deu) del Policlinico di Foggia «non è conveniente».
È quanto ha stabilito il Consiglio di Stato respingendo il ricorso presentato da Althea-Steritalia contro la revoca decisa dalla direzione generale del Policlinico nell’aprile 2023 della procedura di gara per il progetto di partenariato pubblico-privato per il Deu.
Il Ppp, dal costo complessivo di 157 milioni di euro, evidenzia il Policlinico di una nota, aveva come obiettivo il completamento dei lavori all’interno del dipartimento emergenza urgenza con la realizzazione della terapia intensiva al quinto piano e il blocco operatorio al sesto, ma la direzione generale ritenne l’iniziativa troppo onerosa e avviò un progetto per eseguire i lavori con finanziamenti della Regione e del fondo per lo sviluppo e la coesione.
La sentenza della terza sezione del Consiglio di Stato, tra le considerazioni a favore del Policlinico rappresentato dall’avvocato Raffaele Daloiso, prosegue la nota, sottolinea che «il giudizio di non convenienza del progetto di Ppp con il raggruppamento temporaneo di imprese Althea-Steritalia appare corroborato da numerosi elementi pregnanti che comprovano il non prevedibile mutamento delle condizioni di fatto che ha condotto alla determinazione di revoca».
L’allora direttore generale del Policlinico Giuseppe Pasqualone, si ricorda nel comunicato, aveva messo in luce elementi di criticità economica e finanziaria nel progetto di Ppp: un canone di 157 milioni non sarebbe stato sostenibile.
Nella sentenza si evidenzia che il quadro economico del progetto esecutivo approvato dal Policlinico di Foggia, invece, «conferma il risparmio di spesa già preventivato nel provvedimento di revoca a riprova della correttezza delle valutazioni di natura contabile effettuate dall’azienda».