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Omicidio Mastromatteo, ucciso in casa con una fucilata: condannato a 15 anni il suocero

È stato condannato a 15 anni e quattro mesi di reclusione Antonio Moreschi, il 67enne pensionato dell’Arif accusato dell’omicidio di suo genero Davide Mastromatteo. Il 39enne, operaio edile, fu ucciso il 21 giugno dello scorso anno a Vico del Gargano, in provincia di Foggia, con un colpo di fucile. La sentenza è stata emessa dal…
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È stato condannato a 15 anni e quattro mesi di reclusione Antonio Moreschi, il 67enne pensionato dell’Arif accusato dell’omicidio di suo genero Davide Mastromatteo. Il 39enne, operaio edile, fu ucciso il 21 giugno dello scorso anno a Vico del Gargano, in provincia di Foggia, con un colpo di fucile. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Foggia, al termine del processo con il rito abbreviato. La Procura aveva chiesto la condanna a 18 anni.

La vicenda risale al tardo pomeriggio del 21 giugno 2024, ed è avvenuta in un appartamento alla periferia della cittadina garganica, in contrada Mannarelle. A esplodere un colpo di fucile calibro 12, legalmente detenuto, sarebbe stato il suocero, Antonio Moreschi, x dipendente dell’Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) e padre della moglie di Mastromatteo. L’omicidio è avvenuto al termine di una lite scaturita in ambito familiare.

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