Era nipote di Pasquale Ricucci, ucciso a sua volta nel novembre del 2019 e ritenuto figura di spicco del clan Lombardi-Ricucci-La Torre, il 38enne Leonardo Ricucci ucciso nella notte a Monte Sant’Angelo, sul Gargano.
L’uomo è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, con ogni probabilità di fucile (arma spesso utilizzata negli agguati soprattutto sul Gargano) e il suo cadavere è stato ritrovato in una zona impervia tra i boschi della zona.
Stando ad una prima ricostruzione, l’omicidio risalirebbe ad alcune ore prima. Il cadavere è stato ritrovato dopo l’allarme dato dai familiari che, non vedendolo rientrare, hanno allertato le forze dell’ordine. Lo hanno ritrovato senza vita nell’auto con cui era arrivato sul posto, una masseria di famiglia dove si sarebbe recato già dalla mattinata di ieri.
Sposato, padre di due figli, era un fornaio e lavorava nel forno di famiglia nella cittadina garganica.
Ricucci aveva precedenti: uno dei più noti risale all’estate del 2013 quando morse l’orecchio a un agente di polizia intervenuto, libero dal servizio, per sedare una rissa stradale. Non risultano precedenti o coinvolgimenti in questioni di criminalità organizzata del Gargano.
Al momento l’inchiesta dei carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, è coordinata dalla procura di Foggia. Non è escluso il passaggio dell’inchiesta alla Direzione distrettuale antimafia di Bari.