È stato inaugurato nel Foggiano il primo Punto unico di accesso (Pua) che integra i servizi sociali e sanitari per offrire ai cittadini un modello organizzativo che supera gli sportelli fisici frammentati e punta su un sistema coordinato e tecnologicamente connesso.
Il Pua integrato è stato inaugurato stamattina a Cerignola, che sarà sede della Centrale operativa territoriale del Distretto socio sanitario che comprende anche i comuni di Orta Nova, Carapelle, Stornara, Stornarella e Ordona.
Si tratta, spiegano dalla Regione Puglia, di “un approccio che garantisce una presa in carico efficace, tempestiva e appropriata, assicura equità di accesso ai servizi e rende più facile la vita a chi è più fragile: anziani soli, pazienti cronici, disabili, cittadini con bisogni complessi”.
Il Pua integrato, sottolinea l’assessore alla Salute e vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, «mette fine alle corse da un ufficio all’altro, alle file inutili, ai documenti da portare a mano: un’anziana sola non dovrà più chiedere a un familiare di accompagnarla fisicamente a ogni sportello per un’informazione, né un paziente cronico dovrà raccontare da capo la propria storia a ogni passaggio; saranno gli operatori a fare rete, a coordinarsi, a far partire da remoto le risposte giuste».
Il Punto unico di accesso è il front office dedicato all’accoglienza e all’ascolto del cittadino. Opera come porta di accesso all’intera rete dei servizi e svolge funzioni di informazione e orientamento su diritti, servizi e interventi; raccolta della segnalazione del bisogno; attivazione e coordinamento delle attività tra i professionisti coinvolti nella presa in carico.
Nell’ambito del modello integrato promosso dal Decreto del Ministero della Salute n. 77 del 23 maggio 2022, recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”, uno dei decreti attuativi della Missione 6 – Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Pua rappresenta un nodo strategico del sistema sociosanitario, capace di attivare precocemente i percorsi assistenziali adeguati, contenere la cronicizzazione, ottimizzare le risorse e garantire un accesso equo e non discriminatorio ai servizi.