Quattordici botteghe, 160 figuranti, 44 pietanze, due vini selezionati e una comunità di circa 1500 abitanti. A Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, torna il tradizionale presepe vivente: i vicoli e vie del centro storico, il castello d’Aquino e gli storici palazzi Ippolito e Castelli a fare da location in quello che il 27 e il 28 dicembre prossimi diventerà un vero e proprio villaggio di Betlemme. A rappresentare la natività sarà un’intera famiglia del posto. C’è Vito, nato il 22 ottobre scorso (quando in paese suonarono le campane a festa) a interpretare il Bambin Gesù e Antonino e Laura, suoi genitori, nei ruoli di San Giuseppe e Maria.
Tra i figuranti anche alcuni migranti ospiti del Sistema accoglienza ed integrazione (Sai). «Il nostro paese appare 365 giorni l’anno come un presepe e trasformarlo per questi due giorni nei luoghi del Natale di Gesù è un’ambizione che con grande spirito di preferenza portiamo avanti da anni – sottolinea Gabriele Mastromatteo, presidente dell’associazione culturale Liberamente – Il presepe ha un doppio senso perché da un lato valorizza le peculiarità storiche e architettoniche del paese, passando anche per quelle culinarie, dall’altro è un momento di aggregazione e unione tra le varie realtà associative di Rocchetta Sant’Antonio. Difatti tutti concorrono alla buona riuscita del progetto, dalla parrocchia con i suoi catechisti ed operatori pastorali ai giocatori della squadra di calcio del paese».
La decima edizione del presepe vivente è organizzata dalla parrocchia Beata Maria Vergine e dall’associazione Liberamente con il patrocinio del Comune.
