«Ringrazio le forze dell’ordine, la procura di Bari per esserci stati sempre vicini in momenti di assoluto sconforto». Con queste parole, Nicola Canonico, socio di riferimento del Calcio Foggia 1920, ha commentato l’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Foggia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato all’arresto di quattro persone per tentata estorsione e all’amministrazione giudiziaria della società calcistica.
Dalle carte dell’inchiesta emerge un quadro inquietante di una prolungata campagna di intimidazioni e azioni violente, orchestrata con l’obiettivo di costringere Canonico a rassegnare le dimissioni e cedere il controllo del club. «Le mie dimissioni dalla carica di presidente (di fatto avvenute il 31 marzo scorso, attualmente la società calcistica è guidata da un amministratore unico, ndr) sono state dettate da questo clima di pressione non più sopportabile – ha rivelato Canonico -. È la prima volta in Italia che lo Stato vuole stare vicino attraverso l’amministrazione e ci sta affianco in questa delicata battaglia».
Interrogato sul futuro del Foggia Calcio, Canonico ha preferito concentrarsi sul momento attuale: «Ci saranno giorni e tempi diversi per parlare del Foggia sotto il profilo calcistico. Ora è tempo di leggere le carte e di ringraziare ancora una volta forze dell’ordine e magistratura».
