Monta il disappunto e l’indignazione da parte dei consiglieri di opposizione per la bocciatura della mozione a firma del consigliere comunale pentastellato, Gianluca Totaro, che chiedeva l’istituzione di una commissione sanità per analizzare le soluzioni giuste ai problemi che affliggono il presidio San Camillo a Manfredonia. Le motivazioni di tale scelta sarebbero attribuite a una impotenza decisionale da parte della commissione proposta e dunque alla sua inutilità, ma alla base ci sia ben altro.
«Al netto delle lecite divergenti visioni politiche, ci sono temi che ci uniscono senza se e senza ma che richiedono lavoro di squadra – scriveva così tempo fa in una nota il consigliere Totaro – quel lavoro che sia capace di indirizzare ogni sforzo individuale verso obiettivi a beneficio della comunità». Il consigliere di Progetto Popolare, Francesco Schiavone, rilevando un atteggiamento ostativo da parte dei consiglieri di maggioranza prima della votazione, prendeva la parola precisando che la richiesta di istituzione della commissione «andava nella direzione di una difesa comune dell’ospedale senza voler erigere a tutti i costi barriere politiche-partitiche atteso che sulla nostra salute non si può fare tatticismo politico».
Il diniego manifestato dalla maggioranza di centrodestra alla proposta dell’M5S, che era stata accolta favorevolmente da tutta la minoranza, mostra una chiusura a ogni tentativo di collaborazione offerta dall’opposizione che rappresenta una fetta importante della cittadinanza. Una decisione che arriva dopo le dichiarazioni rilasciate qualche giorno prima del consiglio comunale da parte del sindaco Rotice che affermava «Come da linee programmatiche del governo della città l’iniziativa della commissione speciale sanità era già nelle azioni istituzionali dell’Amministrazione». Inoltre il sindaco sottolineava che temi di questa importanza per il bene comune non hanno colori, devono aggregare e non dividere strumentalmente a danno di tutta la città. Peccato che alle parole non sono seguiti i fatti.
«La decisione di bocciarla è stata frutto di una scelta partitica che non ha nemmeno tenuto conto delle ragioni espresse in aula – scrivono in una nota congiunta i consiglieri di minoranza – finalizzate a sottolineare la bontà dell’iniziativa per i manfredoniani, che s’interrogano sulla sanità a livello territoriale e sulle sorti dell’ospedale». Durante l’ultima seduta comunale più di un esponente di maggioranza ha fatto intendere che la proposta del consigliere Totaro fosse solo frutto di voglia di protagonismo, mettendo anche in dubbio la sua buona fede. «L’unico protagonismo che conosco è lo studio che voglio sfruttare affinché tutti insieme facciamo raggiungere alla città delle condizioni di vita migliori – precisa Totaro – tanto che ho proposto la condivisione a tutto il consiglio».
I consiglieri di minoranza non demordono e fanno sapere che valuteranno percorsi alternativi per tenere alta l’attenzione e aprire un ragionamento serio con la Asl.










