È diventata definitiva la sentenza di condanna a carico di sette persone finite a processo nell’ambito dell’operazione Omnia-Nostra che ha rivelato, per alcuni di loro, l’appartenenza all’associazione mafiosa Romito-Lombardi-Ricucci attiva sul Gargano.
I carabinieri del Ros hanno eseguito gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura generale della Corte d’Appello di Bari. Il 14 novembre scorso la Cassazione ha riconosciuto, si legge in una nota, la complessiva correttezza delle decisioni dei giudici di primo e secondo grado assunte con le sentenze del Tribunale di Bari e della Corte di assise di appello di Bari, in ordine agli indagati che hanno scelto il processo con rito abbreviato, dichiarando l’inammissibilità dei ricorsi presentati.
Le accuse per gli imputati erano, a vario titolo, di associazione mafiosa pluriaggravata, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, favoreggiamento della latitanza, ricettazione, reati in materia di armi e danneggiamento a seguito di incendio, con l’aggravante mafiosa.
«L’importanza della sentenza – viene evidenziato nella nota – sta nel fatto che sancisce in via irrevocabile l’esistenza dell’associazione mafiosa denominata Romito-Lombardi-Ricucci, operante a partire dal 2008 in Manfredonia e comprensorio garganico. È ancora in corso presso il tribunale collegiale di Foggia il processo con rito ordinario nei confronti di altri 24 imputati».









