È fissata per il 9 settembre prossimo l’udienza preliminare del processo nato dall’operazione Mare e Monti (portata a termine nell’ottobre del 2024) che vede coinvolte 54 persone accusate, a vario titolo, di reati mafiosi commessi nel Foggiano. In particolare nei territori di Manfredonia, Vieste, Mattinata e Monte Sant’Angelo.
Gli ultimi due Comuni hanno annunciato, congiuntamente, che si costituiranno parte civile.
La decisione delle due amministrazioni comunali, è spiegato in una nota, nasce dalla ferma volontà di difendere la comunità, la sua immagine e i valori di legalità e giustizia, costituendosi in giudizio a tutela della collettività e per ottenere il giusto ristoro dei danni subiti.
«Abbiamo il dovere di difendere i nostri cittadini e la nostra comunità da ogni forma di condizionamento mafioso. La costituzione di parte civile rappresenta un atto concreto e simbolico al tempo stesso: vogliamo dire con forza che Monte Sant’Angelo è una città che ripudia ogni forma di violenza e sopraffazione», afferma il sindaco Pierpaolo D’Arienzo.
Michele Bisceglia, primo cittadino di Mattinata, aggiunge che «la nostra comunità ha pagato un prezzo altissimo che ha condizionato la vita sociale ed economica del territorio. Costituirci parte civile significa dare voce ai cittadini onesti di Mattinata, dire a gran voce che il nostro paese è dalla parte giusta, quella parte che non ha paura e che ha saputo emanciparsi dal giogo mafioso».