SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

La mafia degli incendi, territori sott’assedio e piromani impuniti

Che ci sia un disegno criminale è documentato da una foto (pubblicato a lato) dove sono attivi ben quattro focolai, appiccati a distanza strategica l’uno dall’altro sulle colline vicino San Giovanni Rotondo, «una città sott’assedio» come ha ribadito il sindaco Filippo Barbano durante il vertice convocato in Prefettura a Foggia, presenti anche i sindaci di…
l'edicola

Che ci sia un disegno criminale è documentato da una foto (pubblicato a lato) dove sono attivi ben quattro focolai, appiccati a distanza strategica l’uno dall’altro sulle colline vicino San Giovanni Rotondo, «una città sott’assedio» come ha ribadito il sindaco Filippo Barbano durante il vertice convocato in Prefettura a Foggia, presenti anche i sindaci di Chieuti, Lesina e Serracapriola, convocati dal prefetto Giovanni Paolo Griceo, perché l’emergenza incendi non è solo una questione sangiovannese, ma dell’intera Capitata, come testimoniano i danni nell’area protetta dell’Oasi di Lago Salso, incenerita dalle fiamme, appiccate quasi sicuramente dolosamente.

La lettera

Tanto che l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, avanza una richiesta urgente, firmata anche da associazioni ambientaliste e di cittadinanza attiva del territorio «di presidio dopo gli incendi divampati in località Oasi Lago Salso e palude Frattarolo che ancora minacciano la vita di persone e beni ambientali di valore inestimabile del  nostro  Gargano per la sicurezza dei cittadini e dei beni inalienabili del territorio». 

Un richiesta che sarebbe facilmente attuabile perché «la sorveglianza aerea continua, ferme restando le garanzie costituzionali, potrebbe rappresentare l’unico metodo efficace per la protezione di aree estese da minacce persistenti. Il territorio pugliese dispone delle risorse necessarie attraverso gli asset militari locali. La nostra proposta è tecnicamente solida, giuridicamente fattibile e operativamente immediata».
In fondo lo chiede anche Barbano di fare uso delle «tecnologie in dotazione alle forze dell’ordine», anche se continua, secondo le critiche delle opposizioni, a sminuire su un fenomeno «chiaramente mafioso».

La situazione

Anche ieri è stata una giornata difficile. La Puglia ha continuato a bruciare, ma anche la Basilicata è stata protagonista della probabile azione di piromani senza scrupoli che hanno appiccato incendi in varie zone della regione con interventi massicci di vigili del fuoco, volontari della protezione civile a Barile e in località Monticchio nel Vulture, con le fiamme che hanno “invaso” anche il territorio della provincia di Foggia. «Strana la coincidenza di tanti roghi, quasi contemporaneamente» commentano i soccorritori, alle prese con le fiamme che, alimentate dal vento, hanno interessato una vastissima area in prossimità del ponte Scescio in territorio di Barile, ma anche le zone lungo la statale 93 per Monticchio.

Altri interventi

Ma la prima linea resta la Capitanata, dove ieri i canadair sono dovuti intervenire per domare un incendio che, probabilmente partito da Monte Castellana, in agro di San Giovanni Rotondo, ha interessato la vegetazione boschiva di Montenero, in territorio di San Marco in Lamis, a dimostrazione che sugli incendi non esistono confini territoriali e che l’emergenza è una faccenda da affrontare in modo collegiale. «Un disastro, le fiamme interessano una vasta area, mettendo in pericolo la masseria Marinacci e coinvolgendo un territorio tra i più significativi per il patrimonio boschivo della nostra terra» afferma il sindaco Michele Merla.

CORRELATI

Cronaca, Foggia","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[455095,454930,454586],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!