Ci sono legami che i chilometri non possono spezzare e che nemmeno le luci della ribalta europea riescono a oscurare. Roberto De Zerbi, oggi condottiero dell’Olympique Marsiglia in Francia, ha dimostrato ancora una volta che un pezzo del suo cuore è rimasto ancorato allo “Zaccheria” e alla gente di Foggia.
Ieri sera, subito dopo il fischio finale che ha sancito la vittoria per 2-1 della sua squadra contro il Newcastle di Sandro Tonali, l’allenatore bresciano ha messo da parte tattica e classifiche per un momento di profonda commozione in sala stampa.
La notizia della scomparsa di Paky, un piccolo grande tifoso foggiano che ha lottato fino all’ultimo contro un brutto male, è arrivata fin in Provenza, colpendo il tecnico. De Zerbi ha voluto esordire davanti ai microfoni proprio con un pensiero per lui: «Un bambino di Foggia, un amico nostro che è morto per una brutta malattia. Dedico questa vittoria alla sua famiglia».
Il tecnico ha poi svelato un retroscena che testimonia la vicinanza al bambino anche a distanza: «Ho una foto con lui con la maglia dell’OM. Oggi mi ha portato fortuna».
Il gesto di ieri sera è solo l’ultima conferma di un rapporto viscerale tra De Zerbi e la città pugliese, un sentimento che va ben oltre i ricordi sportivi. Un amore ricambiato e ufficializzato lo scorso 4 gennaio a Palazzo di Città, quando l’allenatore ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Paky era uno dei suoi tanti tifosi, uno di quelli che vedevano in De Zerbi non solo un mister, ma uno di famiglia. E ieri, nel frastuono del Vélodrome, il pensiero del tecnico è volato proprio a lui, trasformando una vittoria sportiva in un abbraccio silenzioso a una famiglia che soffre.
