Un gruppo di cittadini originari del Foggiano, ben radicati in Veneto, avrebbero messo a segno una serie di furti di mezzi da lavoro a Vicenza e in provincia.
A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia stradale vicentina che, a conclusione di indagini avviate nei mesi scorsi, hanno eseguito 11 misure cautelari (tra cui quattro arresti) e denunciato altre 14 persone.
Nel corso delle indagini, i poliziotti hanno recuperato 14 escavatori rubati, per un valore stimato in centinaia di migliaia di euro. L’inchiesta, condotta tra il Veneto e la Puglia, ha portato a numerose perquisizioni domiciliari e locali con il sequestro di beni riconducibili all’attività illecita.
Il sodalizio, composto da cittadini italiani prevalentemente originari del foggiano, era ben radicato nel territorio veneto e agiva con estrema cautela e professionalità. Ogni colpo veniva studiato nei minimi particolari, al fine di ridurre al minimo i rischi e massimizzare l’efficacia dell’azione.
Nulla veniva lasciato al caso, né quando si trattava di individuare il cantiere edile da saccheggiare, né quando si trattava di programmare le successive fasi del trasporto, dell’occultamento e della rivendita dei mezzi rubati. I furti si consumavano in tempi rapidi: le ruspe venivano sottratte, bonificate da eventuali sistemi di tracciamento, corredate di documentazione contraffatta e infine esportate all’estero.









