Maxi operazione della polizia contro i furti d’auto. All’alba di oggi, 12 maggio, 25 cerignolani sono stati arrestati con le accuse, contestate a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al furto, riciclaggio e ricettazione di auto.
Stando a quanto emerso dalle indagini, condotte dagli agenti della Questura di Barletta-Andria-Trani, i veicoli venivano rubati in diverse zone della Puglia e poi collocati in una rimessa del nord Barese, dove venivano cannibalizzate.
Si tratta di modelli di diverso tipo, di grossa cilindrata e utilitarie, che venivano smontati, smembrati e i pezzi, dagli pneumatici ai motori, archiviati su scaffali e pronti a finire sul mercato parallelo a quello legale.
Nel corso dell’operazione, spiegano gli inquirenti in una nota, «è stato smantellato un articolato sistema criminale che gestiva l’intera filiera delinquenziale, dal singolo furto dell’autovettura, al suo smontaggio sino alla successiva rivendita dei pezzi all’ingrosso».
Gli indagati erano capaci di rubare fino a sette auto al giorno. «Si tratta – spiegano dalla Questura della Bat – di soggetti altamente specializzati, in grado di asportare un’autovettura anche nel giro di qualche minuto».
I veicoli, dopo il furto, venivano trasportati in aperta campagna nella sesta provincia pugliese dove, ad attenderli, c’erano altri sodali deputati a “cannibalizzare” l’autovettura. La carcassa dell’auto veniva poi data alle fiamme per coprire ogni eventuale traccia del reato. I pezzi venivano trasportati a Cerignola, all’interno di autoparchi e autodemolitori compiacenti, che suddividevano, imballavano e reintroducevano sul mercato le singole componentistiche.
Durante le indagini sono stati scoperti interi box contenenti migliaia di pezzi di autovetture rubate e pronti per essere reimmessi sul mercato.
