Olha ha 28 anni, è stata costretta a lasciare il suo paese, l’Ucraina, a causa della guerra e da circa un anno è in Italia dove le piacerebbe iscriversi al corso di laurea magistrale in Psicologia umanistica dell’Università di Foggia per studiare il funzionamento del cervello umano soprattutto nell’ambito delle relazioni sociali.
Olha è arrivata in Italia nel 2024 e a dicembre è stata inserita nel programma Sai (sistema di accoglienza ed integrazione) promosso dal Comune di Manfredonia e gestito dalle cooperative sociali Medtraining e Kaleidos. Ora vive con un’altra famiglia ucraina in un’abitazione messa a disposizione dal Comune.
Una volta in Italia, ha continuato a studiare, seppure a distanza, laureandosi a fine maggio scorso in Psicologia, discutendo una tesi sulle Differenze di genere nella comunicazione dei giovani sui social network. L’obiettivo, ora, è completare gli studi. «Ha continuato a studiare a distanza, collegandosi da remoto, con grande determinazione», sottolineano gli operatori del progetto Sai che la seguono quotidianamente.
Olha comprende bene l’italiano, ma ha ancora qualche difficoltà a parlarlo correntemente. Per questo a descrivere le sue emozioni è la sua insegnante Giovanna Rignanese.
«Mi manca tanto la mia famiglia, mia sorella e i miei amici. Molti li ho persi durante la guerra – racconta Olha -. Ho viaggiato in lungo e in largo in varie nazioni ma qui in Italia, a Manfredonia, sto vivendo la più bella esperienza della mia vita. Non posso desiderare di meglio. Mare, accoglienza e calore umano mi fanno sentire a casa. Tornerò in Ucraina, magari più in là – conclude – quando avrò completato il mio percorso di studi e realizzato il mio sogno».