Diverse piante fiorite nella Laguna del Re sono state sottratte dalle aiuole allestite con cura e dedizione all’ingresso dell’oasi, pensate per accogliere gli insetti impollinatori e i visitatori.
A denunciare l’accaduto sono il Centro Studi Naturalistici – Pro Natura e i volontari dell’oasi Laguna del Re parlando di un atto incivile che colpisce profondamente non solo l’ambiente, ma anche il cuore della comunità locale.
«Questo gesto non rappresenta soltanto un furto materiale, ma una vera e propria ferita inflitta al patrimonio naturale e collettivo di cui tutti siamo custodi», dicono. «Le aiuole – spiegano – erano state progettate e realizzate con l’obiettivo di offrire uno spazio vitale per specie fondamentali come api, farfalle e altri impollinatori, essenziali per l’equilibrio degli ecosistemi. La scelta delle piante, autoctone e adatte a favorire la biodiversità, non rispondeva solo a criteri estetici, ma a una visione ecologica ben precisa: garantire un ambiente ospitale per gli insetti che, ogni giorno, svolgono un ruolo insostituibile nella nostra catena alimentare e nel mantenimento della vita sulla terra», proseguono.
«L’atto vandalico di rubare le piante compromette il lavoro di mesi di progettazione e manutenzione ma, soprattutto, riduce le risorse vitali per gli insetti impollinatori, la cui sopravvivenza è legata alla disponibilità di spazi come quello creato all’ingresso dell’oasi», dicono ancora.
Pertanto, afferma il vicepresidente nazionale della Federazione Pro Natura Vincenzo Rizzi, insieme ai volontari dell’oasi Laguna del Re lancia «un appello a coloro che con tanta superficialità si lasciano andare ad atti così meschini. La cura dell’ambiente è un dovere di tutti, e proteggere spazi come questo richiede uno sforzo collettivo. Ogni cittadino è invitato a vigilare e a segnalare eventuali atti di vandalismo o furto, affinché simili episodi non si ripetano».