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Foggia, la Questura vieta la manifestazione per la riapertura della biblioteca: «Violerebbe il silenzio elettorale»

Potrebbe violare il silenzio elettorale la manifestazione organizzata a Foggia per chiedere la riapertura della biblioteca La Magna Capitanata. È quanto, in sostanza, sostiene la Questura del capoluogo dauno che ha negato l'autorizzazione. La manifestazione era in programma domani, nel primo giorno di silenzio elettorale in Puglia, dove si vota domenica e lunedì per le…
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Potrebbe violare il silenzio elettorale la manifestazione organizzata a Foggia per chiedere la riapertura della biblioteca La Magna Capitanata. È quanto, in sostanza, sostiene la Questura del capoluogo dauno che ha negato l’autorizzazione.

La manifestazione era in programma domani, nel primo giorno di silenzio elettorale in Puglia, dove si vota domenica e lunedì per le elezioni regionali.

La Questura, che ha dato la disponibilità in date differenti, nel motivare il divieto scrive nel provvedimento che «l’iniziativa propone tematiche contestative al modus agendi dell’Ente Regione Puglia stigmatizzando l’inerzia dell’attuale governance su tematiche riguardanti la riapertura della biblioteca richiedendo la mobilitazione cittadina proprio nel giorno in cui tace la propaganda politica».

Il comitato, che aveva organizzato la manifestazione per domani davanti alla biblioteca, parla «di un grave attacco alle libertà costituzionali e al diritto della cittadinanza ad essere informata sull’inerzia nella gestione della cosa pubblica».

La biblioteca, tra le più grandi d’Italia, è chiusa da oltre due anni e mezzo e già nei mesi scorsi il comitato ha chiesto a più riprese l’intervento della Regione.

Per il comitato, il divieto «si inserisce in un allarmante modus operandi nazionale di compressione delle libertà fondamentali, tra cui la libertà di pensiero, di espressione e di riunione pacifica. Le autorità, anziché censurare la partecipazione democratica – dicono – dovrebbero verificare e chiarire perché un semplice adeguamento di un impianto antincendio abbia di fatto quasi paralizzato per 900 giorni un servizio pubblico essenziale ed individuare eventuali responsabilità».

Intanto per domani pomeriggio è stato lanciato un invito alla cittadinanza ad aderire a una mobilitazione virtuale, collegandosi dai canali social del comitato.

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