C’era anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, all’inaugurazione del distaccamento del nucleo investigativo di polizia penitenziaria presso la Procura di Foggia.
«Questa è una risposta direi particolarmente innovativa, la comprensione che l’istituto penitenziario è un panorama privilegiato per osservare la criminalità organizzata, per impedire ibridazioni, per conoscere le strutture profonde, per conoscere il tentativo di ibridarsi con altri cartelli, con la radicalizzazione islamica», ha affermato il sottosegretario evidenziando che «è un metodo decisamente innovativo quello di avere un’aliquota di polizia giudiziaria della polizia penitenziaria».
Delmastro ha aggiunto che «i Raduano, i Sinesi Francavilla, i Trisciuoglio [nomi di alcuni clan del territorio della provincia di Foggia, ndr] debbono capire che il carcere non è un incidente di percorso. Saranno sigillati, sarà impossibile mandare messaggi all’esterno. Come peraltro dice sempre il mio amico Nicola Gratteri [attuale capo della procura di Napoli, ndr], per il tramite dell’osservazione intramuraria della polizia penitenziaria a volte riesci ad anticipare le mosse della criminalità organizzata di settimane, se non di mesi».
Per il sottosegretario «le operazioni varie testimoniano che non c’è ambito criminale che la quarta mafia non tocchi. Credo che questo metodo investigativo decisamente innovativo possa dare degli spunti straordinari nel contrasto serrato alla criminalità organizzata».
Delmastro ha poi aggiunto che «sotto il profilo del controllo territoriale credo che anche i numeri delle assunzioni non solo e soltanto della polizia penitenziaria che è croce e delizia della mia vita da quando ho assunto l’incarico, ma anche lo sforzo assunzionale di polizia e carabinieri sia propedeutico ad un controllo del territorio sempre più serrato. Tradotto – ha concluso -, questo Governo crede in un vecchio slogan “più pantere meno giungla” e lo possiamo assicurare anche e soprattutto in un territorio dove una mafia giovane deve essere stroncata sul nascere».