I detenuti diventano voce di cittadinanza attiva. Succede nel carcere di Foggia dove le persone recluse realizzeranno alcuni podcast sulla Costituzione.
L’iniziativa nasce nell’ambito di “Parole in ascolto – Storie di carcere, cittadinanza e legalità“, il progetto che prende forma nella casa circondariale del capoluogo dauno.
Promossa dal Centro servizi al volontariato (Csv) Foggia, in collaborazione con don Fernando Escobar della Comunità di Sant’Egidio, il podcast sarà curato dalla giornalista e volontaria Annalisa Graziano. Si tratta, spiegano gli organizzatori, di un progetto innovativo a livello nazionale.
Il percorso, che interesserà sia il reparto maschile sia quello femminile dell’istituto penitenziario, ha preso avvio con un primo gruppo di dieci detenuti con condanne medio-lunghe, che hanno accolto con motivazione l’opportunità di partecipare. L’iniziativa progettuale, partendo dagli articoli della carta costituzionale guiderà i partecipanti a confrontarsi sui grandi temi dell’attualità: dignità e uguaglianza, libertà di espressione, lavoro come diritto e opportunità, pena come occasione di rieducazione, cultura e istruzione come strumenti di libertà.
Tutto questo confluirà in un ciclo di podcast originali, registrati direttamente in carcere e destinati a circolare all’esterno, attraverso piattaforme digitali e percorsi educativi rivolti in particolare alle scuole e ai giovani.
«Il volontariato – spiega Annalisa Graziano – è un atto di cittadinanza che rigenera legami sociali. Portare la Costituzione in carcere e restituire alla società riflessioni autentiche significa riaffermare la dignità di ogni persona e il senso stesso della comunità. Dare voce alle persone detenute non è solo un gesto di apertura, ma un modo concreto per costruire un senso civico più solido e una responsabilità condivisa che riguarda tutti noi».