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Foggia, cinque indagati nell’inchiesta sull’affidamento del servizio ad Amiu Puglia

Nuova vittoria del comitato La Società Civile dopo il caso dei Cuori sospesi ai Campi Diomedei. I vari esposti contro Amiu Puglia presentati in Procura insieme ad un pool di avvocati guidati dal penalista Michele Vaira hanno prodotto un primo passo per l’annullamento del contratto tra Comune di Foggia e l’azienda di nettezza urbana. Un…

Nuova vittoria del comitato La Società Civile dopo il caso dei Cuori sospesi ai Campi Diomedei. I vari esposti contro Amiu Puglia presentati in Procura insieme ad un pool di avvocati guidati dal penalista Michele Vaira hanno prodotto un primo passo per l’annullamento del contratto tra Comune di Foggia e l’azienda di nettezza urbana.

Un affidamento in house anziché una gara pubblica per di più basato su dati falsi e fraudolenti. Questa l’accusa nella denuncia della cittadinanza attiva.

Ed ora si sono chiuse le indagini preliminari, dopo tutto il lavoro fatto su Amiu Puglia dal comitato La Società Civile all’epoca presieduto dall’attuale assessora all’Ambiente Lucia Aprile.

I protagonisti della vicenda

Ancora non c’è il rinvio a giudizio ma un avviso di conclusione indagini per Concetta Zuccarino, ex dirigente Ambiente del Comune di Foggia, l’ingegnere Antonello Antonicelli, direttore generale di Amiu Puglia, Saverio Longo funzionario comunale, Giovanni Sorbo, funzionario comunale e Maria Rosaria Mangiatori, referente consorzio Conai. Esclusi da ogni responsabilità per ora i commissari prefettizi, che all’epoca dei fatti amministravano il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose.

Zuccarino e Antonicelli, “in concorso tra loro”, “con collusioni ed altri mezzi fraudolenti”, avrebbero, stando all’accusa, “turbato il procedimento amministrativo” condizionando le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione.

Per gli inquirenti avrebbero agito “pur consapevoli dell’inadeguatezza del servizio di raccolta rifiuti svolto da Amiu”.

Le accuse

L’ex dirigente comunale sarebbe stata consapevole anche della “inadeguatezza delle dotazioni strumentali impiegate per la raccolta dei rifiuti” oltre che “della mancata effettuazione del controllo analogo normativamente previsto per gli affidamenti in house”. Zuccarino-Antonicelli si sarebbero inoltre accordati per favorire Amiu Puglia, nonostante “la mancata ripartizione degli utili di esercizio in proporzione alla diversa misura di partecipazione azionaria dei due soci – Bari e Foggia – in Amiu Puglia s.p.a., della eccessiva quantificazione dei costi di gestione rispetto al servizio reso delle segnalazioni di disservizi e inadempimenti da parte di Amiu per la città di Foggia nel corso degli anni precedenti, nonché della incidenza determinante degli utili di esercizio prodotti dall’impianto TMB di Passo Breccioso sulla chiusura in attivo del bilancio societario, del carattere ‘ondivago’ delle comunicazioni periodiche dei dati forniti da Amiu relativi al servizio di raccolta differenziata”.

Il portale

Tra le accuse mosse nei confronti di Antonicelli c’è quella di aver indotto “il Comune di Foggia e per esso Giovanni Sorbo ad inserire nel portale puglia.com dati difformi dal vero. Sul portale la differenziata era pari ad una percentuale compresa tra il 15 ed il 17 % circa, a fronte del dato effettivo del 5%.

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