A 775 anni esatti dalla sua morte, avvenuta nella vicina Castel Fiorentino, Federico II di Svevia torna nella sua amata Lucera. Non in carne ed ossa, ovviamente, ma sotto forma di luce e bit. Da oggi, l’Imperatore accoglie i visitatori del Museo Civico di Archeologia Urbana “Giuseppe Fiorelli” grazie a una sofisticata Holobox, rendendo la struttura foggiana la prima in Italia a utilizzare questa specifica ricostruzione tridimensionale.
Il progetto porta la firma di Fabio Viola, tra i massimi esperti mondiali di gamification e design digitale. L’ologramma dello Stupor Mundi non è una semplice statua virtuale, ma una guida interattiva capace di accompagnare i turisti in un viaggio storico. Federico II racconterà dieci storie selezionate, disponibili sia in italiano che in inglese, ambientate a Lucera, sui Monti Dauni e in tutta la Puglia. E per chiudere il cerchio tra medioevo e social network, la Holobox integra anche una funzione selfie, permettendo ai visitatori di scattarsi una foto ricordo con l’Imperatore.
L’anniversario e la Capitale della Cultura
L’attivazione dell’ologramma segna l’ultima tappa del percorso di Lucera Capitale della Cultura della Puglia 2025. «A Federico II ci siamo ispirati quando abbiamo intrapreso l’ambizioso percorso di candidatura – commenta il sindaco Giuseppe Pitta –. Domani ricorrerà il 775° anniversario della sua morte e noi abbiamo scelto di farlo ritornare in vita, seppure virtualmente, rendendolo la guida interattiva dei visitatori».
L’obiettivo è chiaro: svecchiare la fruizione museale e attrarre le nuove generazioni. «L’ologramma è indirizzato particolarmente al pubblico più giovane», spiega Fabio Viola. Un esperimento che potrebbe fare scuola, come auspica il coordinatore di Lucera Capitale 2025, Pasquale Gatta: «Per la prima volta in Italia è stato realizzato questo sviluppo della Holobox. Chissà che Lucera non diventi un caso da studiare e una prassi da emulare».