Garantire il diritto alla salute, anche dietro le sbarre. Con questo obiettivo l’ASL Foggia promuove, il 10 novembre 2025, una giornata di screening oncologici femminili nella Casa Circondariale di Foggia, dove saranno presenti il Mammomobile e il Papmobile, le unità mobili dedicate alla diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell’utero.
L’iniziativa
L’iniziativa, realizzata dal Distretto socio sanitario di Foggia, insieme al Centro Operativo Screening aziendali e in accordo con la Direzione del carcere, rappresenta un importante passo verso una sanità più inclusiva e accessibile. Dalle 9 alle 13, le detenute, ma anche le agenti della Polizia Penitenziaria e le dipendenti amministrative dell’istituto, potranno sottoporsi gratuitamente agli esami di prevenzione.
Il progetto
«Il progetto – spiega il Direttore Generale della ASL Foggia, Antonio Nigri – testimonia quanto la collaborazione tra sanità e istituzione penitenziaria sia essenziale per rendere effettivo il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Solo un’azione sinergica può superare barriere logistiche e sociali e garantire cure anche a chi vive situazioni di restrizione». Sulla stessa linea la direttrice del Distretto, Cinzia Piccaluga, che sottolinea come «la prevenzione e la cura siano diritti di tutti, anche di chi vive in condizioni di fragilità. La missione della sanità pubblica è raggiungere ogni persona, ovunque si trovi». Per Luigi Esposto, responsabile della Psichiatria penitenziaria, l’arrivo dei due mezzi mobili «rappresenta un gesto concreto di equità e inclusione: la sanità pubblica entra fisicamente in carcere per assicurare pari opportunità di accesso ai servizi».
Un concetto ribadito da Antonio Lacerenza, direttore del Dipartimento Materno-Infantile: «La salute è un diritto universale. Non devono esistere barriere o esclusioni: una sanità giusta è quella che ascolta e raggiunge tutti». Infine, Carmela Totaro, responsabile della Senologia della ASL, ricorda l’importanza della prevenzione: «Gli screening oncologici salvano vite, perché permettono di individuare precocemente eventuali patologie e avviare subito percorsi di cura adeguati».