Valentina Latiano di San Giovanni Rotondo e Paola Di Giorgio da Tortoreto, cittadina abruzzese in provincia di Teramo, sono state le prime ad avere «l’onore e il piacere di poter suonare» con zampogna e ciaramella davanti a Papa Francesco, in piazza San Pietro. Ad accompagnarle i sindaci delle due città Filippo Barbano e Domenico Piccioni, i quali hanno donato al Santo Padre alcuni cesti riempiti con le eccellenze agroalimentari del Gargano e dell’Abruzzo al termine dell’udienza concessa dal pontefice. In particolare, l’assessore al Turismo di San Giovanni Rotondo fa sapere che il sindaco Barbano «ha invitato nuovamente Papa Francesco nella chiesa di San Pio».
Il racconto
«Papa Francesco che ci chiede di intonare la nostra Ninna Nanna, quella garganica, con zampogna e voce è una emozione unica. Ci ha chiesto di cantare la nostra Ninna Nanna con la zampogna dedicata alla Madonna. Ci ha più volte detto che gli è piaciuta molto. Con le lacrime agli occhi ha affermato che siamo brave, “continuate così”, infine ha toccato la zampogna e ha ribadito di tramandare questa tradizione alle giovani generazioni. È stata l’emozione più grande da quando suoniamo e ancora non ci riprendiamo», hanno commentato Valentina e Paola al termine dell’incontro.
L’esibizione
L’occasione è stata il raduno nazionale degli zampognari d’Italia in piazza San Pietro nel giorno di Santa Barbara. Le due protagoniste sono state indicate proprio dal Santo Padre visto che sono le uniche due donne in Italia a dedicarsi a questa antica tradizione pastorale.
Un percorso iniziato nel 2017 che, raccontano, “ci vede impegnate a trasformare questa passione fino a ora tutta al maschile, sempre però nel solco della ricerca storica che vuole questo strumento inserito nelle caratteristiche più importanti della Transumanza Abruzzo – Puglia”, ovvero l’antico rituale che ogni anno imponeva ai pastori abruzzesi di scendere verso la pianura del Tavoliere delle Puglie con le loro greggi nei mesi invernali e tra gli attrezzi che non potevano mancare, oltre ai tradizionali smanicati fatti con le pelli di pecora, i calzoni alla zuava in velluto e e le calze di lana bianca, c’erano appunto le zampogne con il loro inconfondibile suono acuto che accompagnava i pastori lungo i famosi “tratturi”.
