«Fratelli d’Italia, nel Foggiano come nel resto della Puglia e d’Italia, non è affatto un partito diviso. I congressi di Foggia e Cerignola sono stati rinviati solo ed esclusivamente per motivi logistici e non per impedire il sano esercizio della democrazia. Mi auguro che quel confronto sia governato dalle idee e non dai signori delle tessere»: parola del deputato foggiano Giandonato La Salandra.
Onorevole, la senatrice Fallucchi ha usato toni duri in occasione del congresso a San Nicandro Garganico: che ne pensa?
«Sono amareggiato per i toni usati dalla collega. Sentire parlare, attraverso i social, di “rissa” o “angoli di potere”, non è piacevole. Mi auguro che le sue affermazioni poggino su basi solide. Io non ero presente, ma di certo ci sono contestazioni sulle modalità di convocazione e svolgimento del congresso di San Nicandro. Non entro nel merito, mi limito a dire che sulla vicenda si pronunceranno gli organi competenti all’interno del partito».
Partito che, a quanto pare, è spaccato…
«Non è affatto vero. Il partito è spaccato solo ed esclusivamente nella narrazione distorta che qualcuno continua ad alimentare al solo scopo di destabilizzare Fratelli d’Italia e avvantaggiare altri».
I fatti di San Nicandro dicono altro. E pure i congressi di scontro a Foggia e Cerignola. A proposito, perché tanti rinvii?
«I rinvii sono stati disposti per ragioni logistiche e non politiche. Il regolamento impone che i congressi si svolgano in luoghi pubblici o aperti al pubblico che consentano un’ampia e sicura partecipazione al voto. A Cerignola era stata individuata la sala consiliari, a Foggia la sede di Formedil che non si trova nemmeno in centro. Ma celebrare congressi in periferia equivale a limitare la partecipazione. Quindi abbiamo confermato la sala consiliare, per quanto riguarda Cerignola, e opzionato la sala conferenze dell’hotel Cicolella, per quanto riguarda Foggia, in due date (24 e 26 aprile, ndr) che non coincidono con partite casalinghe delle squadre di calcio o con i riti della Settimana Santa. Abbiamo badato a tutto pur di rispettare il regolamento e garantire la più ampia partecipazione degli iscritti».
Congressi di scontro, però…
«Non userei la parola scontro. Ci sono diverse proposte. A Foggia, per esempio, ci sono quelle di Salvatore de Martino, Giuseppe Pedarra, Daria Cascarano e del commissario uscente Mario Giampietro. Potranno essere di più o di meno, ma l’importante è che a governare il congresso e la vita del partito siano le idee e non i signori delle tessere: chi si riconosce in una determinata mozione dovrà sostenerla apertamente e metterci la faccia».
In autunno si dovrebbe votare per la Regione, ma il centrodestra sembra in confusione e non ha ancora un candidato presidente: a che punto siete?
«Non c’è alcuna confusione. Anzi, i coordinatori regionali dei partiti lavorano senza sosta per individuare la figura che consenta al centrodestra di recuperare l’elettorato perduto e vincere».
Candidato politico o civico?
«Non importa. Interessa, invece, che il candidato sia competente e in grado di smascherare le ipocrisie del centrosinistra».