Ha passato parte delle festività natalizie a rispondere al telefono, cercando d’indirizzare al meglio i propri concittadini che chiedevano lumi sull’assistenza medica. Colpa, o merito, di avere un padre già primario del pronto soccorso di Casa Sollievo della Sofferenza.
Il sindaco di Cagnano Varano, Michele Di Pumpo, non ha esitato a rendere pubblico il proprio numero di telefono per venire incontro alle necessità di cura dei cagnanesi, rimasti «orfani» di guardia medica, soprattutto nelle giornate festive. «Colpa della carenza di medici; noi con l’Asl cerchiamo di venire incontro alle necessità, ma se mancano i medici non possiamo di certo fabbricarli sul posto», afferma Di Pumpo che però si ritiene un po’ fortunato, in un panorama desolante sul Gargano.
La situazione
A Cagnano Varano, pur in un contesto di carenza di personale, i medici – salvo in alcuni casi – ci sono, allettati anche dalla facilità dei collegamenti, ma in altri Comuni garganici la situazione è meno confortante. Succede, ad esempio, a Carpino, Ischitella, ma anche a Peschici e Vieste: arrivano le feste e si deve sperare di non ammalarsi perché la continuità assistenziale non è sempre garantita nei giorni di Natale e Capodanno. «La soluzione potrebbe arrivare dai medici in pensione, ma serve cambiare una norma regionale» sottolinea ancora Di Pumpo.
Il dato positivo
Intanto, arriva da Torremaggiore una notizia sulla qualità del servizio sanitario in Capitanata.
Nella città dell’Alto Tavoliere, nonostante diversi turni scoperti, il Punto di Primo Intervento Territoriale (Ppit) – nel frattempo diventato Postazione Fissa Medicalizzata del 118 (Ppfmm) con un medico h24 – ospitata nella sede dell’ex ospedale «san Giacomo», ha superato le seimila prestazioni annue – per un bacino di utenza di oltre 35 mila persone su sette Comuni, ma accessi anche da altre località della provincia di Foggia – confermando di essere la postazione con più prestazioni annue della Capitanata, seguita da Vieste, Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis.
