L’imprenditore foggiano Alessandro Di Bello, coinvolto in un’indagine sul “mercato” delle scommesse online, è stato assolto «perché il fatto non sussiste».
L’inchiesta giudiziaria aveva portato nel 2018 a 68 misure cautelari, tra cui 16 eseguite in Puglia. Agli arresti erano finiti presunti elementi di spicco della criminalità organizzata barese che avrebbero avuto un ruolo nella gestione delle scommesse.
Il processo a carico dell’imprenditore foggiano, accusato di associazione per delinquere, violazione della normativa sul gioco on line ed evasione fiscale, si è svolto con rito ordinario, mentre la maggior parte degli imputati è stata giudicata con riti alternativi.
La sentenza per Di Bello è stata emessa dal Tribunale di Bari dopo 7 anni. «Alessandro Di Bello è una persona perbene», ha commentato Pierpaolo Fischetti, legale dell’imprenditore insieme al collega avvocato Luigi Leo, sottolineando che «oggi viene fissato un principio fondamentale e viene ristabilita la verità e l’onorabilità di un imprenditore, oserei definire, quasi al limite del geniale a cui sono state riconosciute tutte le circostanze volte a scagionarlo da ogni imputazione».